Tajani: pagare tutti i debiti alle imprese in 2 anni. Monti non sente

Per il vicepresidente della Commissione, Bruxelles sarebbe d’accordo al pagamento in soli due anni e addirittura ‘‘l’80% del debito” si potrebbe pagare subito ”senza alcuna remora”.

monti

5 apr – E’ ”importante” che l’Italia rispetti gli obiettivi di deficit ”ma anche di riduzione del debito” di ”un ventesimo l’anno” come previsto dal ‘six pack’ nel pagamento degli arretrati della pubblica amministrazione. Lo ha sottolineato il portavoce della Commissione Ue, Olivier Bailly, dopo aver letto una dichiarazione di Olli Rehn che afferma come i pagamenti vanno fatto ”assicurando l’uscita dell’Italia dalla procedura per deficit eccessivo”.

”La Commissione – ha dichiarato il portavoce a nome del vicepresidente Rehn – sostiene fortemente la rapida riduzione del debito commerciale che appesantisce le imprese italiane”.

Il responsabile economico-finanziario europeo ha anche ”ribadito la fiducia nella capacita’ delle autorita’ italiane di gestire la materia con urgenza e conformemente” a quanto previsto per l’uscita del paese dalla procedura di deficit.

”Monti – ha poi detto il portavoce – sta lavorando per mettere a punto il giusto equilibrio e, per quanto abbiamo capito, presentera’ il decreto a breve”. L’Italia, hanno precisato fonti a Bruxelles, ha chiesto alla Commissione una valutazione del decreto sui debiti della PA. E questa, precisano le stesse fonti, ”si riserva di fare l’analisi”, considera ”positive” le intenzioni del governo, ma ”non e’ disposto a firmare un assegno in bianco” e ricordano che ”la riduzione del debito e’ piu’ importante del deficit”. Il rinvio della presentazione del decreto, hanno aggiunto le fonti, ”non e’ dovuto a richieste di interventi da parte di Bruxelles” ma alle richieste del Parlamento italiano. In ogni caso, e’ stato specificato, il decreto ”deve raggiungere due obiettivi”: il ”pagamento urgente di tutti i debiti pregressi” ma anche ”rispettare tanto gli obiettivi di deficit e di riduzione del debito”. Questi ultimi sono indicati nella misura di ”un ventesimo l’anno” per la parte eccedente il 60% del pil ma ”ci sono margini e criteri previsti” tanto nel ‘6 pack’ quanto nel ‘Fiscal compact’.

La valutazione della Commissione, per quanto riguarda il deficit, sara’ fatta sulla base dei dati che l’Eurostat pubblichera’ il 22 aprile.

Le fonti specificano che nel colloquio di ieri con Rehn, Monti ha indicato l’intenzione di inserire clausole di salvaguardia, in particolare quella che ”prevede lo stop dei pagamenti prima che si arrivi al 2,9% di deficit”.

Questa mattina, intervenendo a ‘Prima di tutto’ su Radio 1, il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani ha ribadito che i debiti della pubblica amministrazione ”si possono pagare tutti nel giro di due anni”, e che la Commissione ”ha detto all’Italia” che ”pagare il pregresso non significa violare il patto di stabilita”’.

Secondo Tajani, a fronte di ”4 milioni di imprese che vivono un momento di grande difficolta”’, il pagamento dei debiti – che secondo i dati della Banca d’Italia ”sono di circa 90 miliardi di euro” – e’ ”la piu’ importante manovra economica degli ultimi tempi”.

Per il vicepresidente della Commissione, Bruxelles sarebbe d’accordo al pagamento in soli due anni e addirittura ”l’80% del debito” si potrebbe pagare subito ”senza alcuna remora”.

”La Commissione europea – ha specificato Tajani – ha detto all’Italia (…) che pagare il pregresso non significa violare il patto di stabilita’, perche’ si tratta di una tantum, e quindi l’Europa ha dato una grande possibilita’ all’Italia, con un documento che porta la firma congiunta mia e del vicepresidente Rehn, nel quale sottolineiamo che si tratta di un provvedimento una tantum, che non viola il patto di stabilita”’.

‘L’unica accortezza – ha aggiunto – e’ che il 20% dell’ammontare complessivo di questo debito deve essere messo a deficit, perche’ ancora non fa parte del debito. E quindi per quel 20% bisogna fare attenzione a non sforare il tetto del 3%, perche’ l’Italia e’ sotto procedura per eccesso di deficit”.

”L’Italia – ha concluso Tajani – si e’ impegnata, per bocca del Presidente del Consiglio Monti e di altri ministri, a non sforare quel tetto. Quindi si puo’ pagare quella parte di debito in due anni, e il restante 80% si puo’ cominciare a pagare subito, senza alcuna remora o problema. Noi riteniamo che in 24 mesi tutto il debito pregresso possa essere pagato. L’Italia puo’ e deve farlo, per rimettere in moto l’economia, perche’ pagare il pregresso significa dare respiro alle imprese, pagare i lavoratori, che a quel punto possono tornare a consumare, aumentano i risparmi, le banche hanno piu’ soldi, si produce di piu, si innesta un processo virtuoso che rimette in moto l’economia. Bisogna pero’ fare in fretta”. ansa

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