Rifiuti Roma: la Ue deferisce l’Italia alla Corte di Giustizia

corteue16 mar – La Commissione europea rinvia l’Italia alla Corte di Giustizia europea a causa della ”situazione del trattamento dei rifiuti nella Regione Lazio”. E per il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e’ un risultato ”inevitabile” dopo ”le opposizioni al decreto del 3 gennaio” che disponeva il conferimento dei rifiuti di Roma negli impianti del Lazio che hanno capienza inutilizzata. Opposizioni che, ricorda Clini, ”in vario modo convergono verso l’unica ‘abituale conclusione per Roma’ a vantaggio del conferimento in discarica”

Il ministro ha comunque scritto al commissario europeo Janez Potocnik assicurando l’impegno dell’Italia, ”anche grazie alla collaborazione con la nuova amministrazione della Regione e con il Comune di Roma, a completare il programma per allineare la capitale d’Italia agli standard previsti dalle direttive europee e dalle leggi nazionali entro i tempi previsti e comunque prima che la Corte assuma la sua decisione”. Per Clini, comunque, sono ”urgenti raccolta differenziata e recupero”.

Il commissario europeo Janez Potocnik, ”pur apprezzando l’impegno del ministro dell’Ambiente, ha rilevato che sono a rischio la chiusura della discarica di Malagrotta e il trattamento dei rifiuti, oggetto della procedura d’infrazione aperta nel 2011”.

Il ministro ha convocato per il 20 marzo Ama e le imprese individuate dal decreto del 3 gennaio, ”per definire un piano di azione vincolante anche utilizzando i poteri straordinari che sono stati attribuiti al ministro dalla Legge di stabilita’ 2013”.

Clini ha anche scritto al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al sindaco di Roma Gianni Alemanno e al commissario della Provincia, Umberto Postiglione, per sbloccare le procedure di autorizzazione, ferme da tempo, degli impianti di trattamento e recupero ”che potrebbero dare una svolta definitiva alla gestione dei rifiuti di Roma”. ansa

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