Ecco la Grecia venduta sotto il ricatto della Troika

troika4 febbr – Dopo anni di rinvii e di ritardi nella sua messa in atto, il programma delle privatizzazioni in Grecia, considerato dalla troika (Fmi, Ue e Bce) condizione indispensabile per il proseguimento dell’aiuto finanziario per il risanamento economico del Paese, sembra cominciare a dare i primi frutti. Il programma di privatizzazioni ha lo scopo di incamerare 19 miliardi di euro entro il 2015 e 50 miliardi entro il 2020. Sinora, pero’, il Taiped ha recuperato soltanto 1,8 miliardi suscitando cosi’ non poche perplessita’ circa le sue reali capacita’.

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Ma adesso, dopo la vendita lo scorso dicembre di una prima quota dell’Opap, la società ellenica delle scommesse sportive, sembra che le cose comincino davvero a muoversi nel verso giusto nel settore dei terreni demaniali (che rappresentano circa il 50% dell’ambizioso programma di privatizzazioni di Atene) con il primo investimento internazionale di questo genere che si registra in Grecia da 15 anni a questa parte.

Infatti, come ha annunciato l’Ente nazionale per la Valorizzazione delle Proprietà dello Stato (Taiped), l’agenzia preposta alle privatizzazioni, lo Stato greco ha concesso alla società statunitense Nch Capital, ad un costo di 23 milioni di euro per un periodo di 99 anni, un vasto appezzamento di terreno di 490.000 metri quadrati su una spiaggia dell’isola ionica di Corfù, nella località di Kassiopi. I 23 milioni di euro rappresentano il prezzo pagato per la concessione mentre il totale dell’investimento per l’intero periodo raggiungerà i 75 milioni di euro. La Nch Capital ha sede a New York e amministra, secondo il quotidiano economico ateniese Kerdos, capitali per un totale di 2,5 miliardi di euro, in particolare nel settore immobiliare.

Ma l’isola di Corfu’ non e’ l’unica nell’elenco del Taiped.

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L’anno scorso, infatti, l’istituto ha approntato una lista di 40 tra isole e isolotti disabitati da concedere in affitto a privati o imprese per un periodo dai 30 ai 50 anni allo scopo di ridurre il debito pubblico e risanare il bilancio statale. Le prime di queste isolette ad essere acquistate lo scorso settembre sono state Kaltsonissi e Paxi ora di proprieta’ della compagnia cipriota Roundview Holding Limited.

L’uomo d’affari turco Fikret Inan ha invece espresso l’intenzione di acquistare l’isola di Vouvalos nel Golfo di Arta. Ma molti investitori sono da tempo in fila per acquistare gli isolotti di Aghios Nikolaos, Alexandros, Kytros, Mavros Oros e Bella Vraka, tutti nelle vicinanze delle localita’ di Preveza e Meganissi. (ANSAmed).

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