Gup Pistoia: “Asilo Cip e Ciop era come campo di rieducazione”

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26 feb. – “Nella vicenda dell’Asilo ‘Cip e Ciop’, come si e’ visto, ci troviamo di fronte a pluralita’ e molteplicita’ di episodi, pluralita’ di bambini maltrattati, con gravi lesioni conseguenza dei maltrattamenti e il tutto di estrema gravita’, tanto che l’Asilo ‘Cip e Ciop’ fa venire in mente, piu’ che una struttura scolastica, un campo di rieducazione di storica memoria”.

Lo scrive il gup di Genova Roberto Fucigna nelle motivazioni della sentenza di condanna di Anna Laura Scuderi e Eelena Pesce, le maestre dell’asilo ‘Cip Ciop’ di Pistoia per i maltrattamenti a cui erano stati sottoposti i bambini (in eta’ tenerissima) dalle due imputate.

Anna Laura Scuderi era stata condannata a 6 anni e 4 mesi di reclusione, al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere e al risarcimento delle parti offese; Elena Pesce era stata condannata a 5 anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere.   Entrambe sono state interdette in perpetuo dai pubblici uffici.   La sentenza era stata pronunciata il 12 dicembre scorso.

Sono 18 i bambini, di eta’ compresa tra i pochi mesi e i tre anni di vita, che le maestre dell’asilo nodo ‘Cip Ciop’ di Pistoia hanno sottoposto a maltrattamenti causando “gravi lesioni alla loro integrita’ psicologica ed emotiva” scrive il gup Roberto Fucigna che nel dicembre scorso le ha condannate a 6 anni e 4 mesi e 5 anni di reclusione.

Tuttavia e’ opinione del gup che siano stati molti di piu’ i bimbi a cui Anna Laura Scuderi e Elena Pesce hanno provocato lesioni: “Il fatto che ne siano stati periziati solo 27 – si legge nelle motivazioni – non incide in alcun modo, come detto, sul fatto che tutti i 47 bambini debbano considerarsi parti lese”. Tra loro anche un bimbo diabetico a cui non veniva somministrata l’insulina e la dieta prescritta dagli specialisti. In questo caso il bimbo e’ stato, scrive il gup Fucigna, “In pericolo di vita”.

Diverso il calcolo della pena per le due maestre. Anna Laura Scuderi ha avuto la pena maggiore. “L’imputata Scuderi e’ certamente la prima responsabile degli atti di violenza e del clima di intimidazione e terrore creato nell’Asilo ‘Cip e Ciop’ – scrive Fucigna – E’ lei la titolare della struttura, e’ lei che ne ha dato l’impostazione e ne ha stabilito l’organizzazione. La sua mania per la pulizia e l’ordine sono degenerate in continui e ripetuti atti di violenza fisica e psichica, di intimidazione, di punizioni gratuite, di totale dispregio dei bisogni dei bambini”.

Poi Elena Pesce: “Diversa valutazione deve farsi nei confronti dell’imputata Pesce – si legge ancora – che ha tenuto lo stesso tipo di comportamenti, ma che era in un rapporto di subordinazione, non solo lavorativa, ma anche psicologica, nei confronti della Scuderi; si deve poi tener conto della sua giovane eta’ e del suo livello culturale, non essendo qualificata come maestra d’asilo”. Le due donne sono chiamate a risarcire in solido le vittime con 750 mila euro, salvo diverse pattuizioni di fronte al tribunale civile.

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