Cannabis: ‘disobbedienza’ radicale in piazza Montecitorio

La deputata radicale Rita Bernardini

8 nov. – Rita Bernardini da mesi, e pubblicamente, conduce la sua azione di disobbedienza civile coltivando alcune piantine di marijuana sul proprio terrazzo.

Droga libera, ovvero far uscire da illegalità i narcotrafficanti e trasformarli in “rispettabili” uomini d’affari

la deputata produrra’ la documentazione fotografica e, soprattutto, presentera’ la sua mozione, firmata da 27 deputati di diversi gruppi, per impegnare il governo a semplificare le procedure di importazione, commercializzazione e accesso ai farmaci a base di cannabis e a favorirne la produzione sul territorio nazionale. Perche’ chi intendesse regolarsi come la deputata radicale eletta nel Pd finirebbe in commissariato.

Ecco chi è in realtà lo speculatore Georges Soros, arruolato dai radicali come “filantropo”

La questione era stata gia’ portata all’attenzione dei media con una conferenza stampa di ‘disobbedienza’ nella sala stampa della Camera, prima della pausa estiva. In quella occasione la Bernardini porto’ con se’ semi di cannabis e vasi e diede corso a una proibitissima piantagione proprio dentro il Palazzo.

Deputata radicale coltiva marijuana sul terrazzo “per i malati”

Deputata radicale Rita Bernardini pianta semi di cannabis alla Camera

La cannabis aumenta rischio psicosi, in particolare della schizofrenia

L’appuntamento e’ in piazza Montecitorio.
Trasparente il titolo, sull’onda del voto Usa: ‘Cannabis: Italia chiama Usa’, si chiama la manifestazione antiproibizionista “per l’accesso alla cannabis terapeutica e la depenalizzazione per uso personale della coltivazione della marijuana” promossa da Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, Associazione Il Detenuto Ignoto. “Mentre negli Stati Uniti il processo di legalizzazione della cannabis continua la propria marcia, con i recenti referendum che hanno visto approvare la depenalizzazione anche dell’uso ricreativo in Colorado e nello Stato di Washington e proporre la legalizzazione per uso medico in altri tre Stati, il nostro Paese resta inchiodato a un proibizionismo criminogeno.

I cittadini italiani che coltivano anche una sola piantina in casa sono trattati al pari di autentici criminali”, denunciano i Radicali. Alla manifestazione, oltre a Marco Pannella, prenderanno parte Andrea Trisciuoglio (Associazione Luca Coscioni) e alcuni malati, “in rappresentanza dei tanti che nel nostro Paese quotidianamente scontano sulla propria pelle i danni delle politiche proibizioniste. Mentre il mondo va in tutt’altra direzione”.

“A pochi mesi dalla scadenza della legislatura e’ ancora piu’ urgente sollecitare l’iter parlamentare dei progetti di legge radicali per l’accesso alla cannabis terapeutica e la depenalizzazione per uso personale della coltivazione della marijuana”, dicono ancora i Radicali.

Interlocuzione politica: i radicali inseguono il Pd che non risponde

Il Pd non risponde, i radicali ci provano con Grillo

Con Bernardini e Pannella ci saranno i deputati Radicali Maria Antonietta Farina Coscioni (in sciopero della fame dal 27 ottobre, contro il mancato aggiornamento dei LEA e del Nomenclatore), Maurizio Turco (in sciopero della fame dal 18 settembre per il rispetto del pronunciamento del Consiglio d’Europa secondo il quale, per il consolidamento della democrazia, le leggi elettorali non si modificano a meno di un anno dalle elezioni, e per una legge attuativa dell’articolo 49 della Costituzione sulla democrazia interna ai partiti), Elisabetta Zamparutti, la segretaria dell’associazione ‘Il Detenuto Ignoto’, Irene Testa, che dal 24 ottobre insieme a Rita Bernardini conduce uno sciopero della fame inframmezzato da interi giorni di sciopero della sete “in risposta alla resa dello Stato sulla crisi della giustizia e delle carceri e per ribadire la necessita’ di un’amnistia per il rientro nella legalita’”. (AGI) .

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K