Boss Provenzano tenta il suicidio in carcere

11 mag – Il superboss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano ha tentato il suicidio nel carcere di Parma: è stato salvato da personale della polizia penitenziaria. Il fatto è avvenuto nella tarda serata di ieri nell’area riservata della struttura: secondo quanto ha appreso l’ANSA, Provenzano, che era a letto, ha infilato la testa in una busta di plastica con il proposito di uccidersi. In uno dei ripetuti controlli, si è subito accorto del fatto un poliziotto penitenziario del Gom (Gruppo Operativo Mobile), il quale è intervenuto, evitando il suicidio. L’episodio non ha avuto conseguenze su Provenzano, che non è stato neppure portato in ospedale. Sono stati informati l’autorità giudiziaria e il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria.

Considerato il capo di tutti i capi di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano – che ha 79 anni ed è detenuto dal 2006, in regime di 41 bis (carcere duro), dopo essere stato protagonista di una latitanza record di 43 anni – sta scontando nella sezione protetta del carcere di Parma alcune condanne all’ergastolo. Nonostante sia gravemente malato – reduce da un tumore alla prostata, soffre di un inizio di Parkinson e di un’encefalite destinata a peggiorare – recentemente è stato ritenuto in grado di partecipare ai processi e di “difendersi utilmente”.ANSA

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