Crisi, per Bersani è colpa di chi vuole uscire da euro e non vuole pagare i costi della speculazione

14 lug. – “Nei prossimi mesi dovremo parlare all’Italia e risvegliare non un sogno ma una ragionevole fiducia, una speranza fondata. Mettendoci all’attacco”. Cosi’ il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, all’assemblea nazionale del partito.

“Perche’ mai – si chiede -, non dico uno speculatore, ma un onesto risparmiatore del mondo dovrebbe prestarci soldi se in Italia prendesse voti chi dice (un giorno si’ e l’altro no) che bisogna uscire dall’Euro, scherzando con la prospettiva di un drammatico impoverimento di milioni e milioni di persone, o se prendesse voti chi dice che non dobbiamo pagare i debiti

Prodi e Ciampi truccarono i conti per entrare nell’euro e la Germania lo sapeva

MONTI POMPIERE BERLUSCONI APPICCO’ IL FUOCO La crisi non e’ colpa di Monti che e’ un “pompiere” che “puo’ fare degli errori” ma di Berlusconi colui che “ha appiccato il fuoco” ha detto Bersani. “Voglio ricordare – ha aggiunto- innanzitutto chi ci ha portati fin qui, a questo punto della crisi economica e sociale e del rapporto fra politica e societa’.

Col governo Monti il debito pubblico raddoppia: quasi 15,5 miliardi di euro al mese

 

 

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