Ramadan, card. Scola scrive a musulmani: nostra preghiera e attenzione

18 ago – ”Insieme dobbiamo cercare di smentire chi accusa la religione di fomentare disordini, guerre, razzismo e incivilta‘. Per questo occorre smascherare chi, strumentalizzando la fede, spinge i giovani all’odio e alla violenza verbale, morale e fisica”.

Lo scrive l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, in un messaggio inviato ai responsabili delle comunita’ Musulmane di Milano e della Diocesi per la fine del diguno del mese di Ramadan.

Il messaggio, tradotto anche in arabo, viene consegnato in questi giorni dai sacerdoti che hanno nel proprio territorio parrocchiale un centro islamico mentre si recano in visita nei luoghi in cui i musulmani si radunano per la preghiera serale.

Cari fedeli musulmani, – scrive il card. Scola – voi state concludendo il tempo santo del digiuno che tempra lo spirito e il corpo (ancor piu’ affaticato in questo periodo estivo) per sottometterli alla divina volonta’. Desideriamo che sentiate la vicinanza della nostra preghiera e attenzione. In questo anno essa si rivolge in particolare alle nuove generazioni. Il tema educativo e’ infatti il fulcro del testo augurale del Pontificio Consiglio del Dialogo Interreligioso”.

Cristiani e musulmani, conclude il card. Scola, ”sentono oggi la comune responsabilita’ di fronteggiare una mentalita’ diffusa che intende svuotare la vita dai contenuti religiosi.

Invece giustizia e pace non crescono se non si concepiscono come la risposta ad una chiamata divina”.

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