Siria: saccheggiati arcivescovadi e museo cristiano bizantino

27 ago – L’arcivescovo mons. Jean-Clement Jeanbart, il suo vicario e alcuni preti sono fuggiti poche ore prima dell’episodio, avvenuto giovedi’ scorso, e si sono rifugiati nella casa dei francescani ad Aleppo.

Secondo fonti dell’agenzia, i responsabili ”sono gruppi non identificati, che intendono alimentare una guerra confessionale e coinvolgere la popolazione siriana in conflitti settari”. Il francescano padre George Abu Khazen, pro-vicario apostolico della comunita’ cattolica latina, che ha ospitato i confratelli greco-cattolici, ha raccontato che ‘‘l’arcivescovo Jeanbart ha espresso grande preoccupazione e costernazione per l’episodio, e ha ripetuto, scosso, un’unica parola: Perche’?”. Poi e’ partito per il Libano, dove si trova tuttora.

Nei giorni successivi, quando i militari hanno ripreso il controllo della situazione, il vicario di mons. Jeanbart e’ potuto tornare in sede, constatando che le porte erano state forzate e che dall’episcopio mancavano diversi oggetti (tra cui computer e proiettore). Padre George ricorda che nei giorni scorsi c’e’ stata battaglia nella citta’ vecchia di Aleppo tra i ribelli e l’esercito fedele al regime di Bashar Assad.

I combattimenti sono giunti fino alla Fahrat Square, dove vi sono tutti gli arcivescovadi. Oltre a quello greco cattolico (melkita), anche quello cattolico maronita e’ stato danneggiato. Alcuni miliziani hanno fatto irruzione anche nel museo cristiano bizantino ”Maarrat Nahman”, danneggiando reperti e alcune icone.

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