Minori sottratti dallo Stato – Federica Puma presenta reclamo alla Corte di Appello di Roma

23 luglio – La sig.ra Federica PUMA, madre della bambina di sette anni da più di sette mesi reclusa in una casa famiglia a seguito di provvedimento del Tribunale per i Minorenni di Roma, nonostante in permanente stato di sciopero della fame iniziato quattro giorni fa, è di nuovo costretta ad adire le Autorità per tutelare la propria piccola.

La PUMA, per il tramite del proprio difensore, Avv. Giuseppe Lipera del Foro di Catania, ha presentato oggi atto di reclamo alla Corte di Appello di Roma avverso l’ultima ordinanza del Tribunale per i Minorenni di Roma con cui si statuisce la continuazione della permanenza della minore nella casa famiglia, nonostante in atti siano emersi elementi sconcertanti attestanti la stato di sofferenza della bambina e il forte trauma dalla stessa subito per il distaccamento dalla madre e dall’ambiente in cui viveva.

Il legale, inoltre, appreso dello stato angoscioso della minore, chiede che il Collegio capitolino disponga l’ispezione sui luoghi della casa famiglia e accerti di persona l’ambiente e i soggetti che rappresentano la quotidianità della bambina e chiede, altresì, che la piccola venga ascoltata dal Giudici, in quanto la stessa ha dimostrato di essere soggetto con ampie capacità di discernimento e di avere chiara la triste vicenda che sta vivendo, definendola un lotta tra adulti in cui i piccoli, che chiedono la immediata cessazione, non sono ascoltati.

La piccola vuole che le sue parole vengano riferite al Giudice, così da interrompere questa battaglia che condurrà solo alla separazione e al distacco da tutti i di lei affetti.

Il T.M. nulla ha inoltre statuito circa la chiesta sostituzione dei CTU, rigettando solo per asserita irritualità le istanze di ricusazione presentate dalla difesa.

Infine, qualche giorno fa si è appreso che la casa famiglia in cui si trova la bambina condurrà i piccoli ospiti in Calabria in altra struttura estiva, ove gli stessi rimarranno ininterrottamente per più di un mese.

Nella casa vacanza non vi è linea telefonica e non sarà possibile per la minore incontrare né la madre né i nonni materni, in quanto la struttura è priva di locali idonei.

Dunque, pur con tutte le lamentate sofferenze della piccola e la accertata angoscia e disperazione che la minore patisce dalla separazione della madre, è stato consentito dai Servizi Sociali di Roma, in accordo con il responsabile della casa famiglia, di portare la bambina lontano e di isolarla completamente da ogni tipo di incontro con l’ambiente di origine.

Dopo la reclusione, adesso anche il carcere duro!!!

L’Avv. Giuseppe Lipera ha presentato, sempre stamattina, ricorso d’urgenza al Tribunale per i Minorenni di Roma affinché arresti immediatamente l’isolamento della piccola nella sconosciuta residenza estiva e impedisca di arrecare alla bimba un ulteriore trauma ossia l’allontanamento dalla madre nel più completo silenzio per tutto il periodo estivo.

La piccola vive malissimo la permanenza nella casa famiglia – dice l’Avv. Giuseppe Lipera –  sia per il non accettato e compreso distacco dalla madre, nei confronti della quale riferisce sempre di provare amore e desiderio di unirsi, sia per la non idoneità dell’ambiente in cui è stata con la forza impiantata. Dice parolacce, è coinvolta in vari tafferugli con altri bambini, lamenta la mancanza della sua vecchia scuola e delle suore sue insegnanti ed è sopraffatta da ansia, angoscia, violenza e aggressività”.

Infine, la PUMA, sempre stamani, ha presentato denuncia querela nei confronti della Prof.ssa Dott.ssa Marisa MALAGOLI TOGLIATTI per i reati di peculato e abuso d’ufficio, commessi nell’ambito dello svolgimento della consulenza tecnica d’ufficio assegnatale dal Tribunale in relazione al procedimento pendente dinanzi al Tribunale per i Minorenni, denunciando l’utilizzo indebito, da parte della MALAGOLI TOGLIATTI, delle strutture del Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza”.

Roma 23 luglio 2012

Avv. Giuseppe Lipera

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