E.Romagna, imprenditori: indispensabile il rinvio dei termini tributari

7 lug – La Commissione Ambiente della Camera ha approvato ieri sera le modifiche al decreto legge n.74 riguardanti gli interventi nelle aree colpite dal sisma. Gli imprenditori dell’Emilia-Romagna, attraverso una nota, fanno sapere che ritengono apprezzabile la scelta di intervenire con misure correttive riguardanti le agibilita’ sismiche per gli edifici produttivi localizzati nelle aree del sisma, in quanto la formulazione originaria poneva forti problematiche in termini di tempi, costi economici e rischi di delocalizzazione. Positive appaiono anche le misure di abbattimento degli interessi per gli investimenti di ricostruzione delle imprese, in particolare per quelle medio-grandi che erano inizialmente escluse.

Tuttavia, il testo del provvedimento non recepisce due importanti interventi, piu’ volte sollecitati, che potrebbero concretamente agevolare la ripresa e la ricostruzione delle attivita’ produttive. Ci riferiamo al mancato accoglimento della sospensione sino a giugno 2013 di tutti i termini per gli adempimenti tributari, fiscali e contributivi. Il rinvio dei termini rispettivamente a novembre e dicembre 2012 penalizza fortemente le imprese, che entro queste scadenze dovranno provvedere a pesanti adempimenti fiscali e tributari pur avendo sospeso o ridotto le attivita’ a causa del sisma.

Non e’ prevista, inoltre, un’altra decisiva misura di sostegno al riavvio delle attivita’, come la detrazione del 50% dall’Ires per le spese di ricostruzione e messa in sicurezza. Circa questo ultimo punto, le imprese dell’Emilia-Romagna esprimono con decisione l’esigenza di una norma con specifica copertura da inserire nella conversione del decreto, o al piu’ un’autonoma disposizione all’interno del decreto sviluppo con specifica copertura e adeguati massimali. Si tratta di una misura indispensabile: in tutti i Paesi in cui e’ stata applicata ha generato effetti positivi sia per le imprese sia per l’Amministrazione finanziaria.

Sorprende infine che la parziale, e gia’ insufficiente, deroga al Patto per la stabilita’, che avrebbe consentito importanti investimenti da parte degli Enti pubblici, non sia stata confermata. Con cio’ sacrificando a logiche ragionieristiche risorse immediatamente disponibili per rivitalizzare l’economia dei territori colpiti dal sisma.

Ci aspettiamo quindi che in sede di approvazione, prevista lunedi’ 9 luglio, possano essere inseriti adeguati interventi correttivi in questa direzione. asca

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