Ubriachi d’acqua minerale? Si, ma a km zero.

30 GIU – Siamo i bevitori più forti al mondo di acque minerali.
Dai 65 litri annuali pro-capite del 1985, siamo arrivati ai 194 litri del 2006; pari a sei miliardi di bottiglie da trasportare e da smaltire.
Pensiamo alle migliaia di autocarri che percorrono in lungo e in largo il Paese per portare nelle nostre case la Brio blu invece della la più “incazzata” Brio rossa.
Il traffico italiano su gomma è tale da far inorridire anche gli ambientalisti più tolleranti: solo il dieci per cento delle merci viaggia su rotaia.
Qualcuno domanderà: ”Con tutti i problemi che abbiano, perché occuparci delle acque minerali?”.
Se la maggioranza dei bevitori decidesse di consumare acque minerali prodotte a livello locale, si ridurrebbe il traffico pesante di un numero altissimo di viaggi. Ricordiamo soltanto i sei miliardi di bottiglie annuali.
Questo è soltanto un esempio della nostra beata irrazionalità.
Vogliamo sulla nostra tavola solo “quella” e non ”quell’altra” acqua. Cosa ce ne frega se “quella” è arrivata a noi dopo aver percorso mille chilometri?
Siamo ricchissimi di fantasia e di estro: perciò battiamo i crucchi col pallone.
Quanto al resto, con Frau Angela è dura…
Beviamoci su!
Magari a chilometri zero.
guglielmo donnini

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