Marocchino ai domiciliari, i parenti: “sempre ubriaco, non ce la facciamo più, ci uccide”

14 giu. – Questa notte gli agenti della squadra volante della questura di Reggio Calabria hanno arrestato un uomo di 25 anni, Abdul Tarek, marocchino, per evasione e danneggiamento aggravato.

Gli agenti sono intervenuti in un appartamento di via Sbarre Inferiori dove era stata segnalata una lite in famiglia. Giunti sul posto i poliziotti hanno udito il pianto di una bambina, rumori di vetri rotti e grida di una donna provenienti da una casa al piano terra. D’improvviso una donna è uscita per strada e gettandosi ai piedi degli agenti ha detto in un italiano comprensibile: “non ce la facciamo più, ci uccide”.

I poliziotti così hanno fatto immediato ingresso in casa, dove hanno individuato Abdul, sottoposto agli arresti domiciliari nell’appartamento del fratello. Quest’ultimo ha spiegato agli agenti che non poteva più accettare la presenza del parente in casa, per il suo persistente stato di ubriachezza, dovuto alle numerose “uscite”. Il giovane marocchino, quindi, è stato arrestato per evasione e danneggiamento e questa mattina sarà sottoposto a giudizio per direttissima. (AGI)

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