18 feb. – Naufragio davanti alle coste della Grecia. La “Yogi”, una nave da crociera di superlusso di proprietà dell’uomo d’affari francese Stephane Courbit, è affondata ieri sera nel Mare Egeo, al largo dell’isola di Skyros, dopo essersi posizionata per alcune ore su un fianco, proprio come la Concordia. La guardia costiera greca ha tratto in salvo tutti gli otto occupanti dello yacht con l’impiego di due elicotteri e una fregata.
Secondo quanto riportato oggi da Paris Match, lo yacht, 60 metri di lunghezza, è il più grande mai immatricolato in Francia. Era stato varato nemmeno un anno fa, nel marzo 2011, da un cantiere navale turco. Sarebbe rimasto vittima di un’avaria meccanica nel corso di una tempesta.
Nelle spettacolari immagini del salvataggio la “Yogi” appare poggiata su un fianco, prima di affondare. Le operazioni di soccorso hanno dato luogo a numerose critiche in Grecia, dove la crisi economica ha portato sul lastrico una grande fascia di popolazione.
Stephane Courbit aveva fatto fortuna all’inizio degli anni Duemila rivendendo la sua società di produzione televisiva al gruppo Endemol. Il suo giro d’affari ruota ancora nel settore dell’audiovisivo, alberghiero, delle scommesse sportive, dei giochi on-line e della distribuzione elettrica.
La nave da crociera “Yogi” era gestita dalla società parigina Lov NB 49, la struttura patrimoniale personale di Stephane Courbit – ricorda il settimanale – e veniva offerto in locazione sul sito www.yogiyacht.net per 357.000 euro alla settimana in bassa stagione, 378.000 euro nei periodi di punta.
Il super yacht comprendeva 800 metri quadrati di appartamenti privati che possono accogliere 12 ospiti suddivisi in sei cabine. In alta stagione l’equipaggio è composto da 15 persone. tmnews
ma Schettino non era ai domiciliari?