Cori razzisti, calciatore reagisce: rissa nel bergamasco

Bergamo, 7 nov. – Il centravanti di origini maghrebine ha sopportato gli insulti razzissti dei tifosi avversari per tutta la partita e alla fine non ce l’ha fatta piu’: ha scavalcato la recinzione e ha scatenato una rissa con i tifosi, aiutato dal fratello.

E’ successo tutto ieri nel bergamasco nel corso della partita Curnasco-Farese, di Terza categoria. La squadra di casa stava vincendo 3-1 e il centravanti della Farese, un ventenne italiano di origini maghrebine, stava cercando in tutti i modi di recuperare, subendo nel frattempo continui cori razzisti da parte di una quindicina di tifosi avversari.

Cercando di arrivare al gol ha messo forse troppa foga, tanto da meritare la seconda ammonizione e quindi il cartellino rosso. Inutili le accese proteste sue e quelle del fratello di 18 anni, suo compagno di squadra, espulso a sua volta. Mentre il centravanti usciva dal campo i cori razzisti sono ripartiti e lui si e’ scatenato, ha scavalcato la rete, e’ arrivato sugli spalti, ha strappato un ombrello a uno dei tifosi e si e’ scatenata la rissa, anche con la partecipazione del fratello minore.

La partita e’ stata sospesa. Uno dei sostenitori di casa e’ finito al pronto soccorso a farsi medicare una ferita a un sopracciglio. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri. E tra le due societa’ e’ partito lo scambio di accuse, con i dirigenti della Farese a dichiarare che “bisogna finirla con gli insulti razzisti” e quelli del Curnasco a sostenere che non ce ne fossero. Decisivo a questo proposito sara’ il referto del commissario di campo che era sugli spalti.

(AGI)

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