Crollano ancora le vendite di quotidiani e riviste

Crollo nelle vendite di quotidiani

Per cominciare Il Fatto (+18%), ha un boom solo apparente. In realtà prende nuovi lettori da L’Unità (-18,1%) e da Il Manifesto. Segno che gli Indignati sono sempre quelli, e che il massimalismo è la faccia chiara della corruzione, ma non la sua soluzione…

Quanto al resto, di che sorprendersi? I quotidiani sono illeggibili, pieni di gossip politico di bassa lega, indigeribili, pieni di notizie già risapute da 1000 anni, completamente vuoti di intelligenza e di notizie di cui nessuno parla.
Il presidente della FIEG, che si chiama non a caso Malinconico (nomen omen)…
L’unica nota allegra, un giornale intelligente: Il Sole 24Ore – soprattutto nell’edizione della Domenica. (Dati ADS maggio 2010 aprile 2011).

Corriere della Sera e Repubblica, perdono rispettivamente il 3,4 e il 4,4 per cento (490.350 copie di vendita media il primo e 445.822 il secondo). La Stampa di Torino registra una perdita del 6,3 per cento. Il quotidiano di Alessandro Sallusti arretra del 4,2 per cento, mentre quello diretto da Maurizio Belpietro perde il 2,8 per cento. La Gazzetta dello Sport scende del 4,8 per cento. QN -4%. Il Secolo XIX -14%.

L’Espresso e Panorama perdono rispettivamente l’8,9 e il 12,1%. Giù anche le altre riviste.

MAD IN ITALY

Sindrome nazionale: cercare sempre il colpevole e mai la soluzione.
Variante: impiccare la soluzione e lasciare libero il colpevole.

Paolo della Sala

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